Compassion in World Farming (CIWF) e Legambiente hanno presentato oggi, in diretta sulle loro pagine Facebook e sul sito lanuovaecologia.it, la propria proposta di criteri per un’etichettatura secondo il metodo di allevamento per le vacche da latte: una chiara tabella con cui identificare con facilità i diversi metodi di allevamento, come a esempio, al pascolo, a stabulazione libera o a stabulazione fissa (con le vacche legate).
Le associazioni auspicano che il prossimo Governo, attraverso il Ministero delle Politiche Agricole, il Ministero della Salute e Accredia, operi con maggiore trasparenza rispetto ai precedenti, coinvolgendo pienamente la società civile, e quindi i consumatori, nella creazione degli standard nazionali di “certificazione del benessere animale”.
CIWF e Legambiente ritengono necessaria un’etichettatura secondo il metodo di allevamento, volontaria, univoca e nazionale, che renda i consumatori protagonisti della transizione verso sistemi di allevamento più sostenibili. Da anni, insieme ad altre ONG italiane, conducono una campagna di informazione e sensibilizzazione sulle etichette dei prodotti di origine animale. Oggi, in diretta Facebook, hanno presentato la propria proposta di criteri per un’etichettatura secondo il metodo di allevamento per le vacche da latte: una chiara tabella in cui identificare con facilità i diversi metodi di allevamento, come a esempio, al pascolo, a stabulazione libera o a stabulazione fissa (con le vacche legate).
Etichette fuorvianti – Attualmente le etichette presenti sul mercato possono essere anche molto fuorvianti: claim che si riferiscono a “verdi pascoli”, così come etichette e certificazioni disomogenee e confondenti sul benessere animale, oltre ad aumentare il rischio di veicolare informazioni poco chiare, rendono impossibile al consumatore districarsi e, soprattutto, fare scelte di acquisto coerenti con i propri desiderata.
La necessità di un’etichettatura secondo il metodo di allevamento – L’etichettatura presentata oggi, che descrive i diversi sistemi di allevamento delle vacche da latte, sottolinea l’importanza della dismissione dei sistemi alla posta, dove le vacche possono trascorrere anche tutta la propria vita legate, e dell’accesso al pascolo, che consente alle vacche di esprimere comportamenti naturali propri dei ruminanti.
I fondi PAC e Next Generation EU a sostegno della transizione del comparto – Un’etichettatura secondo il metodo di allevamento rappresenterebbe, inoltre, un utile strumento per indirizzare i fondi del Next Generation EU e della prossima Politica Agricola Comune, a sostegno degli allevatori, per valorizzare coloro che già si impegnano ben al di sopra dei limiti di legge e per sostenere la transizione a sistemi più rispettosi del benessere animale. Secondo CIWF e Legambiente, i fondi che potevano essere indirizzati a favore del benessere animale, nella scorsa PAC sono stati sottoutilizzati.
(fonte: Legambiente)